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Questo è il nostro spazio, che gestiremo insieme. Leggete i miei post, inviate i vostri commenti ed, insieme, cercheremo di rendere interessanti questi momenti dedicati a Noi ed al nostro Mondo.
Clo

giovedì 31 gennaio 2013

I consigli di Clo: Federico Valicenti e Officina Biologica

Ancora un viaggio nella nostra amata Basilicata. Questa volta, però, invece delle solite quattro ore e mezza sulla Salerno-Reggio Calabria, questo viaggio lo abbiamo fatto in metropolitana a Roma... Si, proprio in metrò. Qualche fermata da casa nostra, uscita “Ottaviano”, due passi a piedi e, nel pieno della Roma Papalina, a Borgo Angelico 30 abbiamo ritrovato il nostro amico chef Federico Valicenti che più volte abbiamo ospitato nel nostro blog. Ma che ci fa a Roma Federico Valicenti? Una nuova ed emozionante avventura che l’eclettico cuoco ci ha descritto durante una cena che, come al solito, si è rivelata una esperienza interessante e stimolante. La nuova avventura si coniuga nella sua collaborazione con Officina Biologica.

Cos’è Officina Biologica? Un progetto, ben descritto nella presentazione sul sito web, che nasce dal desiderio di 5 artisti, attori registi, editori, di “...incontrare gli altri in strada. scegliere cibi biologici con la stessa cura con cui il regista racconta storie, il piccolo editore pubblica libri, e gli attori danno vita a personaggi. Volere cibi gourmet con i prezzi e l’accessibilità di un take-away...”
La storia inizia ad Aprile 2012 in un locale di 60 metriquadri a Borgo Pio 34 e si sviluppa ulteriormente a Dicembre 2012 in uno spazio di 451 metriquadri, una intera palazzina liberty a Borgo Angelico 30 con un progetto di molteplici attività, scuola di cucina, ristorante, terrazza vivibile fino a notte inoltrata, che verranno proposte nel prossimo futuro. Tutto ciò, per sottolineare che il vero senso dell’Officina Biologica è sviluppare il concetto del luogo di incontro costruito intorno alla loro dichiarazione
“...non esistono etichette per definire ciò che normalmente tutti quanti dovremmo fare. Semplicemente cercare di fare bene.
a cominciare da un panino...
Questa è la cornice nella quale ci siamo trovati in questo nuovo locale con il nostro ospite Federico Valicenti che ha portato in questo progetto tutta la sua esperienza ed il suo entusiasmo. Il suo amore per le materie prime, la semplicità quale massima espressione di raffinatezza dei suoi piatti, il fil rouge con la Basilicata, la scelta delle farine per il pane fatto in casa, hanno arricchito e sviluppato le premesse già ottime per il buon risultato di questa avventura.
Il suo entusiasmo si fonde mirabilmente nella struttura di questo locale che ricerca nella sua organizzazione ed architettura le atmosfere newyorkesi di un loft nel Greenwich Village. Musica soft, illuminazione soffusa, tavoli e sedute create appositamente, uno spazio “stradale” al piano ed un soppalco riservato ed intimo che comunque concilia l’incontro e lo scambio di idee e sensazioni, un servizio veloce e cordiale impreziosito dalla presenza di una somellier professionale e competente che ci ha proposto una scelta di vini veramente notevole, sono le basi che contribuiscono a creare questa atmosfera. Tutto questo esaltato dalla presenza simpatica e costante di Federico che, per citare liberamente Paul Newman nel film Lo Spaccone, parlando del suo antagonista Minnesota Fats, “...guardalo, è meraviglioso, si muove intorno ai tavoli come una ballerina...”. Spero che Il buon Federico Valicenti non se la prenda per l’accostamento cinamatografico, ma la sensazione che si prova stando seduti ed ascoltando le sue descrizioni sulla qualità dei prodotti usati, sulla cura con la quale vengono selezionati, sull’amore con il quale vengono integrati nella realizzazione dei suoi piatti, si può accostare sicuramente a quella provocata assistendo ad un balletto classico che fonde splendidamente la musica con la gestualità del corpo per un perfetto godimento.
Non voglio ulteriormente descrivere i piatti preparati e gustati, ma lascio alle foto prese durante la cena questa incombenza.

Buon appetito

crocchetta alla siciliana



crostino di alici fresche










fettuccine con misckiglio (farina di legumi) ai profumi dell'orto

foglie d'ulivo con polpo e noci




 spigola al vapore

 sformatino di patate con baccalà in salsa

tiramisù...sù






Lo chef Federico Valicenti con i suoi ragazzi

Lo chef Federico Valicenti



In questo post abbiamo consigliato:


Officina Biologica


LABoratorio
borgo pio 34, 00193 roma
telefono 06 6832382
orari apertura lunedì-sabato 10:00-24:00
domenica chiuso

spazio (apertura dicembre 2012)
borgo angelico 30, 00193 roma
orari apertura lunedì-domenica 9:00-24:00

Contatti
federico valicenti (federico@officinabiologica.it) chef executive (www.federicovalicenti.it)
aldo silvestri (aldo@officinabiologica.it) direttore LABoratorio
iuliana mihaila (iuliana@officinabiologica.it) responsabile amministrazione
chiara bianchi (chiara@officinabiologica.it) sommelier
carmen martino (carmen@officinabiologica.it ) comunicazione e relazioni esterne
sara nani (sara@officinabiologica.it ) rapporto con la clientela
davide autovino (davide@officinabiologica.it), fabio bianchi (fabio@officinabiologica.it) chef

lunedì 28 gennaio 2013

La volpe



Non sono brava a raccontare storie ma spero con questo racconto di trasmettervi l’emozione che ho vissuto oggi.
Con mio marito abbiamo deciso di passare un fine settimana tranquillo nella casa di montagna, tra la neve, a Rovere un paesino in provincia dell’Aquila.
 Questa mattina vista la bella giornata siamo usciti per una passeggiata e per fare qualche foto. Il freddo era tanto infatti, ai "Piani di Pezza", un altipiano a circa 1600 m di altitudine nei pressi del nostro paesino, un luogo che amiamo molto, alle undici già eravamo a -11°. Fatte le foto, rientrando a casa, prima di una curva, davanti alla macchina ha attraversato una volpe che con grande velocità è scomparsa tra gli alberi lasciando come segno del suo passaggio solo delle orme sulla neve. Queste "apparizioni" qui avvengono spesso ed io dentro di me ero dispiaciuta di non aver avuto tempo di  ammirare questo animale che tanto amo e di non aver potuto scattare neanche una foto. Pensavo a quanto sarebbe stato bello poter avvicinare una volpe e poterne ammirare la bellezza.
Mentre pensavo… all’improvviso dopo una curva, sul bordo della strada tra la neve… una volpe, lei, bellissima, con un folto pelo rosso scuro e lucido…sicuramente giovane. Fermata la macchina e scesi, la volpe è venuta verso di noi, sperando di avere qualcosa da mangiare. Era così vicina che potevo guardarla negli occhi….comunque ero felice perché era lei che aveva deciso di venire da noi. Un’emozione incredibile…che, ancora dopo ore sento dentro…non volevo più andare via.
Ho pensato al pericolo che correva, li sulla strada, alle macchine che vanno veloci…
Il nostro incontro è durato parecchi minuti…andava via e poi tornava.
Mentre partivamo è rimasta ferma a guardarci …voglio pensare come per un saluto. Un’immagine che rimarrà stampata nel mio cuore! Tornerò presto a trovare "la rossa"!
















 


sabato 26 gennaio 2013

Scambi interculturali: Rizogalo (Budino di riso Greco)


Nell’ambito dell’iniziativa del capo di mio marito di scambiarsi ricette con i suoi collaboratori nei vari paesi Europei e Nord Africani, oggi abbiamo una ricetta della simpatica Efthimia dalla Grecia.

...Vorrei condividere con voi il mio divertimento nel preparare questo dessert tradizionale,  gustosissimo e semplice da preparare. Gli ingredienti sono abbastanza facili da trovare nel supermercato di ogni paese....
Rizogalo (budino di riso alla greca)

...Il Budino di riso alla greca è semplice e delizioso. Servitelo freddo. se riuscite ad aspettare così a lungo!..

Ingredienti
Dosi per: 6
90g di riso non cotto
acqua 500ml
500 ml latte intero
• 4 cucchiai di zucchero semolato
125 ml latte intero
• 4 cucchiai di farina di mais
• 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
cannella in polvere per guarnire


Preparazione
preparazione: 5 mins | Cottura: 40 min | Altri tempi: 4 ore, refrigerazione

Mettere sul fuoco alto una pentola grande con l’acqua ed il riso. Portare a ebollizione, poi abbassare il calore immediatamente a temperatura medio-bassa. Lasciar sobollire il riso scoperto, lentamente, mescolando di tanto in tanto, fino a quando la maggior parte dell'acqua è stata assorbita ed il riso è morbido per circa 30 minuti.
Aggiungere 500 ml di latte e 4 cucchiai di zucchero. Alzare la temperatura  mentre la miscela arriva a ebollizione. Mescolare in un contenitore a parte 125 ml di latte con 4 cucchiai di farina di mais.
Quando il riso con il latte arriva ad ebollizione, aggiungere la miscela di farina di mais e latte con 1 cucchiaino di estratto di vaniglia. Mescolare bene e togliere dal fuoco.
Con un mestolo versare il budino di riso in singoli piatti da portata o negli stampini. Cospargere con cannella. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente, poi raffreddare in frigorifero per almeno quattro.
Buon divertimento!




English version

Since I am a great fun of sweets just to share with you a yummy traditional and very easy to prepare desert!!

Ingredients are quite easy to be found in every country’s super market.
Rizogalo (Greek rice pudding

Greek rice pudding is simple, comforting and delicious. Best enjoyed cold - if you can wait that long!
Ingredients

Serves: 6
90g uncooked short-grain rice
500ml water
500ml full fat milk
4 tablespoons caster sugar
125ml full fat milk
4 tablespoons corn flour
1 teaspoon vanilla extract
ground cinnamon to garnish

Preparation method

Prep: 5 mins | Cook: 40 mins | Extra time: 4 hours, chilling

Add rice and water to a large saucepan and place over high heat. Bring to the boil, then immediately lower heat to medium-low. Allow to simmer uncovered very slowly, stirring occasionally, until most of the water has been absorbed and the rice is soft, about 30 minutes.

Add 500ml milk and 4 tablespoons sugar. Raise heat to high. While the mixture comes to the boil, mix together

125ml of milk with 4 tablespoons corn flour.

Once rice and milk mixture boils, add the corn flour mixture along with 1 teaspoon vanilla extract. Stir well to combine. Remove from heat.

Ladle rice pudding into individual serving dishes (ramekins work well). Sprinkle with cinnamon. Allow to cool to room temperature, then chill in the fridge for at least four hours or until cold.

Enjoy!!

mercoledì 23 gennaio 2013

Scambi interculturali: Paella Valenciana

Una ricetta internazionale dalla collega di mio marito, l'amica Carolina da Madrid per una paella.


...Ora, qui si prepara la famosa "PAELLA VALENCIANA" ....

INGREDIENTI:


PAELLA (per 6 persone)

1/3 tazza di olio di oliva
1 piccola cipolla, tritata
2-3 spicchi d'aglio, schiacciati
3-5 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
1 pizzico abbondante di zafferano
2 cucchiai di brodo di pollo
3 petti di pollo senza pelle, tagliati in grossi pezzi
2 peperoni verdi, tagliati
1 peperone rosso, affettato
1 cucchiaino di zafferano o colorante alimentare giallo (opzionale - lo zafferano è molto costoso, un pizzico è tutto ciò che serve per il gusto, ma ne occorre di più se volete un colore più ricco)
225g (8 once) salsa di pomodoro
1 cucchiaino di zucchero
4 tazze di riso
7 tazze di acqua
sale
225g/450g (1/2 libbra/1 libbra di gamberi sgusciati (si può anche aggiungere le cozze con il guscio, gamberetti, ecc ...)
450g (1 libbra) capesante

Saltare cipolla, prezzemolo e aglio in olio d'oliva fino a quando la cipolla comincia a diventare trasparente. Aggiungere lo zafferano, i pezzi di pollo, i peperoni e soffriggere finché il pollo è diventato bianco. Aggiungere la salsa di pomodoro, zucchero, zafferano. Mescolare. Aggiungere il riso,  l'acqua e portare ad ebollizione. Sale qb. Far bollire 5 minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiungere i gamberetti e capesante, fate bollire per altri 5 minuti, mescolando ogni tanto. Tenere 10 minuti coperto, mescolando ogni tanto. Se il riso sembra essere  troppo secco durante gli ultimi 10 minuti, aggiungere altra acqua. Se il riso è troppo bagnato al termine dei 10 minuti, scoprire e lasciare evaporare il liquido indesiderato. La Paella deve "riposare" dopo la cottura per almeno 5 minuti (mettere alcuni fogli di quotidiani sulla pentola coperta).




English Version

Now, here it goes the famous “PAELLA VALENCIANA”….. J))

INGREDIENTS:

PAELLA (serves 6)

1/3 cup of Olive Oil
1 Small Onion, minced
2-3 cloves of garlic, crushed
3-5 tbsps minced fresh parsley
1 generous pinch of saffron
2 tbsps of chicken bullion
3 skinless Chicken Breasts, cut in large chunks
2 green peppers, sliced
1 red pepper, sliced
1 tsp of yellow food coloring (optional -- saffron is very expensive, a pinch
of it is all you need for taste but a richer color is desired)
8 oz tomatoe sauce
1 tsp sugar
4 cups of rice
7 cups of water

salt
1/2 lb - 1 lb shrimp, leave shell on (you can also add mussels with the shell on, prawns, etc…
1 lb scallops

Saute onion, parsley, and garlic in olive oil until the onion begins to become transparent. Add saffron, chicken bullion, chicken, peppers and saute until chicken has become white. Add tomatoe sauce, sugar, food coloring. Stir. Add rice & water and bring to boil. Salt to taste. Boil 5 minutes, stirring occasionally. Add shrimp & scallops, boil an additional 5 minutes, stirring occasionally. Simmer 10 minutes covered, stirring occasionally. If the rice appears to be getting too dry during the last 10 minutes, add more water. If the rice is too wet at the end of the 10 minutes, uncover and evaporate unwanted liquid. Paella must “rest” when cooked for at least 5 minutes (put some newspapers’ sheets on)




domenica 20 gennaio 2013

Scambi interculturali: Tajine Zeitoune (Pollo alle olive)


Ancora una ricetta da una collega di mio marito. Oggi ci scrive Rym da Algeri.
...Voglio condividere con voi uno dei piatti più gradito ad Algeri si chiama "Tajine Zeitoune" Pollo con le olive...Rym
Ingredienti:
4 pezzi di pollo (possono variare a seconda del numero di persone)
250g olive snocciolate
Aglio (2/3 spicchi)
carote 3-4
250g di funghi
Sale, pepe nero
zafferano

Preparazione:
Sbollentare le olive per 10min ed asciugarle.
Soffriggere in una pentola pesante il pollo con 1 cucchiaio di olio, aglio grattugiato e spezie.
Aggiungere 1 litro di acqua e far bollire.
Aggiungere le carote tagliate a fettine e i funghi.
Aggiungere le olive.
Preparare una salsa sciogliendo 1 cucchiaio di farina e succo di 1 limone, e poi versare sopra il pollo cotto.
Fate bollire per qualche minuto fino a quando la salsa diventa cremosa. Aggiungere prezzemolo o timo prima di servire (tagliati in piccoli pezzi)



English version

I came up to share with you one of the most liked dish in Algiers it is called “Tajine Zeitoune” Olive Sauce with Chicken. And here you’re with the recipe… hoping you will enjoy it

Tajine Zeitoune (Olive Sauce with Chicken)
Ingredients:

4 Pieces of Chicken (may varies depending on number of guests)
250g pitted olives
Garlic (2/3 cloves of garlic)
3-4 carrots
250g mushrooms
Salt, black pepper
Saffron

Preparation:

Blanch olives 10min. Drain.
Sauté in a heavy pot the chicken with 1 tbsp of oil, grated garlic and spices.
Add 1 l of water and boil.
Add carrots cut into slices and mushrooms.
Add olives.
Dissolve 1 tbsp of flour in a ladle of sauce and juice of 1 lemon, and then pour over the cooked chicken.
Simmer for a few moments until the sauce becomes creamy. Add parsley or Thyme before serving (cut in small pieces)

giovedì 17 gennaio 2013

Scambi interculturali: Trippa alla Romana


Con questo post iniziamo una nuova serie di contributi provenienti da un’iniziativa del capo di  mio marito. Questo attivissimo ingegnere romano, oltre ai suoi molteplici impegni lavorativi, ha voluto condividere con i suoi collaboratori un nuovo modo di scambiare cultura ed, in particolare, la cultura del cibo. Avendo la fortuna di collaborare con persone che vivono in altri paesi europei e del Nord Africa, ha iniziato a scambiare ricette tipiche Italiane con altre, altrettanto tipiche, di questi altri Paesi.  Questa iniziativa, lodevole dal punto di vista interculturale, ha avuto un grande successo tra i colleghi e tutti si sono impegnati a descrivere ed inviare alcune tra le ricette tipiche dei vari paesi di provenienza. Abbiamo quindi, per ora, la Trippa alla Romana, la Paella dalla Spagna,  la Torta di carote dall’Irlanda, il Pugging di riso dalla Grecia ed il pollo alle olive dall’Algeria. Le ricette che posteremo sono quindi liberamente tratte da questi scambi “culturali”
Iniziamo con la ricetta della Trippa alla Romana del capo (Stefano)
TRIPPA ROMANA
La trippa, “frattaglie” di bovino, è composta da diverse parti dello stomaco (rumine, foiolo, lattice). Di solito ora si può trovare in vendita anche in barattolo già precotta. Questi tagli di carne sono sempre stati un cibo per poveri consumati principalmente dalla popolazione romana. I ricchi, infatti, erano inclini verso altri tagli, anche se forse, alla fine, meno appetibili e gustosi della trippa e della pajata (per non parlare della coda).
Nelle trattorie romane, e più in generale del Lazio, il giorno del consumo di trippa era istituzionalmente, il Sabato.
Per bollire la trippa:
1 cipolla
3 o 4 chiodi di garofano
un paio di foglie di alloro
sedano
una carota
due rametti di menta.
Ingredienti
Per 4 persone:
600 grammi di trippa cotta
cipolla
600 grammi di pomodori pelati
olio extravergine di oliva
foglie di menta fresca romana
pecorino
peperoncino
1/2 bicchiere di vino bianco
saleOpzionale: una carota e una costa di sedano
Se non è già precotta, bollire la trippa insieme con la cipolla, chiodi di garofano, foglie di alloro, sedano, carota e due rametti di menta.
Una volta bollita, tagliare in strisce di circa 2 cm di larghezza.
Preparare un soffritto, preferibilmente in una pentola di coccio,  con un paio di giri di olio extra vergine di oliva, mezza cipolla tritata finemente (se lo si desidera, la carota, peperoncino e sedano), facendo rosolare il tutto per un paio di
minuti.
Quando la cipolla comincia a rosolare aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco e la trippa. Dopo qualche minuto aggiungere i pomodori pelati, schiacciati con una forchetta, la loro salsa, condire con sale e cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto, in  pentola coperta. In ultimo aggiungere qualche foglia di menta.

La trippa  va servita calda con qualche fogliolina di menta e abbondante pecorino romano grattugiato.
Inutile dire, che bisogna accompagnare la trippa con abbondante pane dotare  perché la cosa più gustosa è la "scarpetta" nella salsa.
 
English version
With this post we begin a new series of contributions from an initiative of the head of my husband. This very active Roman engineer, in addition to its many work commitments, wanted to share with his co-workers a new way to exchange culture and, in particular, the culture of food. Having the fortune to work with people living in other European countries and North Africa, began to exchange recipes with other Italian, as typical of such other countries. This initiative, admirable in terms of intercultural had a big hit with all my colleagues and all are committed to describe and send some of the recipes from the various countries of origin. We therefore, for hours, tripe alla Romana, paella from Spain, the carrot cake from Ireland, the Pugging of rice from Greece and chicken with olives Algeria. Will post the recipes that are so freely drawn from these exchanges "cultural"
TRIPE ROMAN
Tripe is an “offal " bovine consists of different parts of the stomach (rumen, foiolo, lattice). Usually found on sale, jar, but already precooked food has always been a "poor", those cuts of meat for consumption by the Roman populace: the rich, in fact, could not afford or were inclined to many other cuts, maybe , in the end, even less palatable and tasty tripe, the pajata or offal (not to mention the tail).
In Roman trattorias, and more generally of Lazio, the day Member of the consumption of tripe was institutionally Saturday. Indeed, tradition, except in Lent, the menu of the week was so Roman "establishment"
To boil the tripe:
1 onion
3 or 4 cloves
a couple of bay leaves
celery
a carrot
two sprigs of spearmint.

For 4 people:
600 grams of tripe cooked
onion
600 grams of peeled tomatoes
extra virgin olive oil
fresh mint leaves Roman
pecorino cheese
chili
1/2 cup white wine
salt
(Optional: a carrot and a stick of celery)
If you are not already pre-cooked tripe boil together with the onion, cloves, bay leaves, celery, carrot and two sprigs of spearmint.
Once boiled it into strips about 2 inches wide.
The mixture, preferably in an earthenware pot, it should be done with a few rounds of extra virgin olive oil, half an onion finely chopped (if desired, the carrot, red pepper and celery), by frying the whole thing for a couple of minutes .
When the onion starts to brown add half a glass of white wine and tripe. After a few minutes add the peeled tomatoes, crushed with a fork, and their sauce, season with salt and cook over low heat for about forty minutes, stirring occasionally, in a covered pot. When almost done, I add a few leaves of spearmint.
The tripe is served

lunedì 14 gennaio 2013

Antipasto affumicato di Marco



Ingredienti per una persona

Per l'involtino croccante
1/2 zucchina
1/2 scalogno
1 foglio di carta di riso
q.b. olio evo per friggere

Per il purè di ceci
20 g di ceci
1 cucchiaio di olio evo
pepe bianco q.b.

Per gli involtini affumicati
3 fettine di salmone affumicato
3 pezzettini di feta greca
3 fettine di tonno affumicato
rucola q.b.
parmigiano reggiano q.b.
aceto balsamico q.b.

Per la citronette
2 cucchiai di olio evo
10 gocce di succo di limone
. pepe nero q.b.
1 pizzico di sale

Procedimento per l'involtino croccante
Tritare lo scalogno e farlo stufare in padella con un goccio di olio e un poco di acqua; aggiungere la zucchina tagliata a pezzi piccoli o a spaghettini sottili. Quando la zucchina sarà morbida ma sempre al dente togliere dal fuoco e far freddare. Nel frattempo stendere la carta di riso (solitamente si trova in fogli rotondi) idratarla fino a farla diventare morbida, versarvi la zucchina con lo scalogno, chiudere ad involtino e friggere a 160° in olio evo fino a risultare croccante e colorato.

Procedimento per il purè di ceci
Frullare i ceci cotti con un mixer ad immersione, aggiungere lentamente il cucchiaio di olio evo, in ultimo un pizzico di sale e un poco di pepe (possibilmente pepe bianco tritato fresco). Questa specie di purè di ceci servirà per "pucciare" l'involtino di zucchina e scalogno.

Procedimento per gli involtini affumicati
Avvolgere con il salmone la feta greca e con il tonno la rucola e qualche scaglietta di parmigiano reggiano (inutile dire che se il parmigiano è invecchiato almeno 36 mesi il sapore è decisamente migliore).

Procedimento per la citronette
Versare in un bicchiere l'olio evo, unire le gocce di limone e sbattere energicamente con una forchetta o con una piccola frusta fino a quando non si sarà creata un'emulsione molto densa alla quale aggiungerete il sale ed il pepe (pepe nero sempre macinato fresco). Versare la citronette sopra gli involtini di  pesce affumicato e decorare con la riduzione di aceto balsamico, che si può trovare già pronta oppure farla da voi versando in un pentolino dell'aceto balsamico di ottima qualità e lasciarlo ridurre a fiamma moderata fino alla metà del suo volume iniziale.

Impiattare come meglio preferite cercando di far mangiare prima l'involtino con il purè di ceci e poi il pesce affumicato con l'aceto balsamico.
Buon appetito

domenica 6 gennaio 2013

Mostaccioli romani






I mostaccioli sono una tipica ricetta romana del  periodo di Natale a base di miele e noci. Sono biscotti di forma romboidale, profumati, duri e compatti. Prima si trovavano sulle bancarelle di Piazza Navona durante il periodo della befana e si racconta che negli anni sessanta in alcuni quartieri di Roma, all’uscita dalla messa della domenica, i bambini chiedevano ai genitori di comprare loro i mostaccioli da un venditore che con il suo carretto li attendeva fuori. Ora si preparano solo in casa e si trovano in qualche biscottificio tradizionale.

Ingredienti:
60 gr di farina
130 gr di noci sgusciate
100 gr di miele
albume di due uova
pepe q.b.
½ cucchiaino di cannella (facoltativo)

Impastare in una ciotola la farina con il miele, aggiungere gli albumi le noci tritate grossolanamente, il pepe macinato fresco e la cannella. Lavorare bene e mettere il composto ottenuto sul piano di lavoro leggermente infarinato. Stendere l’impasto e formare un rettangolo di circa  8 cm. di spessore. Tagliare con il coltello dei rombi grandi 10/12 cm. (io ho usato una formina), allinearli in una teglia foderata con carta forno e farli cuocere in forno già caldo a 160°  per circa 20 minuti. 
Sistemare i mostaccioli completamente freddi, in una scatola di latta dove giorno dopo giorno diventeranno sempre più buoni e profumati.










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