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Clo

lunedì 23 dicembre 2013

Sono tempi difficili, ma cerchiamo di strapparvi un sorriso e di augurarvi, comunque,...
Buone Feste!

domenica 22 dicembre 2013

Biscotti sablè



E’ una ricetta di Michel Roux, chef di altissimo livello, grande amante dell’arte dell’impasto. La sua pasta sablè è la mia preferita, molto delicata da lavorare ma, come dice lui, "si scioglie in bocca come nessun'altra". L'impasto si mantiene in frigo per una settimana avvolto nella pellicola trasparente e in freezer fino a tre mesi.
  
Ingredienti
250 g di farina 00
200 g di burro 
100 g di zucchero a velo setacciato
un pizzico di sale
2 tuorli

Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettere al centro il burro a pezzettini, leggermente ammorbidito, lo zucchero a velo, il pizzico di sale. Lavorare con la punta delle dita gli ingredienti nella fontana e incorporare delicatamente i tuorli sempre lavorando con la punta delle dita. Incorporare la farina fino ad ottenere un impasto omogeneo lavorandolo velocemente con il polso per renderlo liscio.
Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciarlo in frigo fino al momento dell’uso. Stendere la pasta fino a 2-3 mm e con un taglia-biscotti tondo con bordo scanalato (la forma originale) o altre forme, preparare i sablè. Cuocerli  i  in forno già caldo a 170° per circa 10 minuti.

Per i biscotti scuri al caffè: mettere i biscotti in una teglia foderata con carta forno: Sciogliere un cucchiaino di caffè solubile in in un cucchiaio d’acqua tiepida. Spennellare i biscotti con abbondante caffè e decorare la superficie passandoci il dorso di una forchetta.

Per i biscotti con la marmellata: formare con l’impasto un rotolo  di circa 3 cm di diametro. Tagliarlo in tante parti uguali e formare delle palline di 15 g ognuna. Premere delicatamente l’indice al centro per ricavare un piccolo incavo e riempirlo con marmellata.

Una volta freddi possono essere decorati con ghiaccia reale.                                                                                                                                                                                                                                         



mercoledì 11 dicembre 2013

I viaggi di Clo: Berlino


Erano molti anni che giravamo intorno a questo viaggio. Berlino per noi era una meta sicuramente importante, ma qualcosa ci impediva di programmarlo seriamente. Per noi la Germania, i Tedeschi e Berlino in particolare evocavano ricordi familiari spiacevoli e difficilmente superabili. Eravamo stati già a Monaco, avevamo visitato i castelli della Baviera, avevamo avuto altre occasioni di conoscere il popolo e le bellezze della Germania, ma Berlino in particolare ci metteva a disagio. Certamente i ricordi del passato ci impedivano di gustarci a pieno quella fase del viaggio che preferiamo, cioè la pianificazione e la ricerca dei luoghi da visitare. Quest’anno invece, dopo aver a lungo discusso con dei nostri amici che frequentano Berlino perchè hanno acquistato una casa, ci siamo decisi. Inoltre, come dirò in seguito, siamo proprio andati a soggiornare nella loro casa in Alexander Platz. Dirò subito che dubbi, problemi, questioni relative al passato sono stati fugati dal piacere di visitare posti bellissimi e dalla gioia nel constatare che i Berlinesi per primi hanno giudicato, condannato e superato il passato e vivono, anche se consapevolmente, una nuova era assolutamente lontana dalle questioni legate alla guerra ed al nazismo. A Berlino, invece, si vive ancora, e fortemente, l’atmosfera della Germania dell’Est con tutte le sue contraddizioni. Questo è stato, quindi, uno dei temi del nostro viaggio. Altro tema è stata la cultura museale e l’architettura di Berlino, splendida in tutte le sue manifestazioni. Ultimo, ma sicuramente il più importante tema, è stato l’incontro con una popolazione giovane, dinamica ma rilassata, modernissima, assolutamente non vincolata a questioni esteriori come la moda e l’apparire, ma concentrata sulla sostanza del vivere bene e che ama molto l’Italia. In molte occasioni, abbiamo riscontrato nei berlinesi un piacere fortissimo a scambiare qualche parola in italiano. 
Da questo viaggio riportiamo a casa una nuova idea di Berlino e dei berlinesi e sicuramente torneremo a continuare la nostra visita che, per forza di cose, non è sicuramente stata completa.
Di seguito una piccolissima sequenza di foto in ordine cronologico che abbiamo preso a Berlino. Per un elenco più completo ed ad una descrizione dei luoghi visitati, rimando al documento allegato alla fine del post. 
Primo giorno: vicino all'appartamento che abbiamo preso in affitto in Alexander Platz, nel quartiere Mitte, ci sono una serie di cortili, gli Hackesche Hofe, molto frequentati dai turisti e dai berlinesi in vena di shopping.
Uno dei tanti simpatici negozi è quello dll'omino del semaforo della DDR, l'Ampelmann che troveremo in tutte le declinazioni del merchandising.
Uno dei simboli ella città, nella zona del Il Tiergarten, il parco cittadino più grande , è la Colonna della Vittoria (Berliner Siegessäule, Großer Stern).
 Prima cena a Berlino con mega piatti a base di salsicce, wustel e contorni vari.
Secondo giorno, nei pressi di Alexander Platz troviamo la fontata di Nettuno e la Marienkirche, una delle più antiche chiese di Berlino.

Continuiamo la passeggiata la Unter den Linden (“sotto i tigli”). Il Viale, che prende il nome dai tigli che lo costeggiano  unisce la Porta di Brandeburgo con la Museumsinsel, l'Isola dei Musei. Il primo edificio che incontriamo è il Duomo. Alla fine della paggiata c'è la famosa Porta di Branderburgo.

Uno dei monumenti più toccanti, è il memoriale all'olocausto, Holocaust Denkmal.
Andiamo in una delle piazze più significative e cariche di storia, Posdamer Platz dove, modernissimo, il Sony Center, campeggia tra i grattacieli.
Proseguiamo la gita verso una delle mete più interessanti, la East Side Gallery, in Friedrichshain, il tratto di Muro lungo 1,3 chilometri meglio conservato di Berlino.  E’ oggi una galleria d’arte all’aperto, restaurata di recente con splendidi murales. Per noi, appassionati d’arte, è stata una esperienza bellissima.

La sera rientrimo nell'appartamento che è di proprietà di un nostro amico, che, tramite la società Friendly Rentals, affitta ai turisti. L'appartamento, al 21 piano di un grattacielo in Alezander Platzdenominato "Panorama", è veramente,  uno spettacolo, sia per come è arredato, sia, appunto, per il suo panorama. Gli interni, completamente ristrutturati, mantengono però qualche caratteristica del suo passato nella Germania Est come ad esempio gli stranissimi parati alle pareti della cucina costituiti da vecchi giornali. . .

Terzo giono Charlottemburg, la zona chic di Berlino Ovest. Uno dei simboli, che troveremo in tutta Berlino, l'orso.
Una piazza bellissima, Gendarmenmarkt
Ci dirigiamo al  Checkpoint Charlie, un posto di blocco tra i due settori che oggi, dopo la caduta del muro, è stato relegato a sito turistico, vendita di souvenir e solite foto con i figuranti vestiti da guardie russe o americane. Un pò triste... Comunque, una mostra permanente mostra come dal settore EST tentavano di fuggire anche dentro i cofani delle macchine.
Quarto giorno: Oggi giornata dedicata all’Isola dei Musei ed in particolare, dovendo scegliere e non potendo vedere tutto, al Pergamonmuseum

Torniamo al Sony Centeer in Posdamer Platz di sera per ammirare gli splendidi giochi di luce.
Quinto giorno: uno dei monumenti che meglio descrivono l' ascesa al potere del nazismo, è Topographie des Terrors o, in italiano, topografia del terrore, che è un progetto nato a Berlino nel 1987 per documentare e ricercare il sistema del terrore instaurato dai nazionalsocialisti in Germania e, in seguito alla guerra, anche nei paesi via via occupati, nel periodo che va dal 1933 - presa del potere - al 1945 - fine della seconda guerra mondiale. Una sequenza di foto ed installazioni che, all’aperto mostra tutto l’iter dell’ascesa al potere dei nazionalsocialisti, le angherie verso gli ebrei, i libri bruciati, fino alla caduta del regime.
Ora una passeggiata per uno dei quartieri più alternativo della ex Berino Est, il Prenzlauer Berg e la sua strada principale, la Kastanienallee, la strada con i negozi di moda contemporanea realizzata da giovani stilisti. Dopo avr visitato alcuni questi negozi, ci femiamo nella più vecchia birreria all’aperto di Berlino, la Prater, dove assagiamo una birra chiara favolosa e mangiamo delle ottime specialità tedesche
Sesto giono: il nostro aereo parte nel primo pomeriggio, quindi decidiamo di spendere quel’ultima mattinata per un rapido giro nella nostra zona vicino ad Alexanderplatz, nella Oranienburger straße. In questa strada troviamo la Sinagoga Nuova
Un rapido spostamento in metropolitana ci pemette di visitare, per ultimo, il Jüdisches Museum in Lindenstraße 9-14. Ci sono delle opere, come l’Installazione Shalechet – Foglie cadute, veramente toccanti. Questa installazione comprende 10 000 volti in acciaio punzonato distribuiti sul pavimento dello Spazio Vuoto della Memoria, l'unico spazio vuoto dell'edificio
Come al solito, questo documento non vuole essere una guida di viaggio, ma solo un resoconto, soprattutto fotografico, dei luoghi visitati dal 4 al 9 maggio 2013.

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