Vi auguro di cuore un meraviglioso Natale e un felice Anno Nuovo
Benvenuto
Questo è il nostro spazio, che gestiremo insieme. Leggete i miei post, inviate i vostri commenti ed, insieme, cercheremo di rendere interessanti questi momenti dedicati a Noi ed al nostro Mondo.
Clo
mercoledì 24 dicembre 2014
lunedì 15 dicembre 2014
Scuola di cucina di Anna Moroni
"Gli esami non finiscono mai..." diceva il grande Eduardo, e nemmeno la mia voglia d'imparare e di accrescere il mio bagaglio tecnico e di ricette. Per questo ho deciso di frequentare un altro corso presso la Scuola di cucina di Anna Moroni, il notissimo personaggio televisivo con la quale ho stabilito un bellissimo rapporto anche d'amicizia.
Il corso che ho seguito si chiama "I venerdì di Anna", un corso base di 1° livello che si sviluppa in 5 venerdì nei quali, tramite il contatto diretto con Anna, si apprendono le tecniche, si impara a migliorare, si abbinano tra loro sapori e pietanze.
Anna con la figlia Paola sua insostituibile collaboratrice
Risotto zucca e gorgonzola
Le polpette alla cacciotora
Passata di ceci e gamberi
Frittura in pastella
Soufflè al formaggio
mercoledì 3 dicembre 2014
Alici infarinate e fritte
Tipiche della
cucina mediterranea le alici in cucina sono versatili, sfiziose, una prelibatezza alla portata di
tutte le tasche. Fritte sistemate in tanti cartocci di carta paglia come un cibo
da strada, diventano un’idea simpatica in un buffet o durante
una cena non troppo formale. Servirle caldissime per gustarle "a scottadito" come un vero street food.
Per due persone
500 g di alici fresche
ogni 2 cucchiai di farina aggiungere mezzo cucchiaio di farina di grano duro o di riso.
olio di semi di arachidi q.b.
sale
limone
Pulire le alici: Privarle della testa e svuotarle delle
interiora e della lisca cercando di non aprirle a libretto. Lavarle velocemente
sotto l’acqua fredda e tamponarle con carta da cucina. Distribuire la farina in
un vassoio, infarinare i pesci e trasferirli in un setaccio per eliminare la farina in eccesso. Versare
abbondante olio in una padella dai bordi alti, non troppo larga e metterla sul fuoco;
quando sarà caldo friggere le alici fino a doratura. Scolarle con un mestolo
forato e metterle su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Salarle
leggermente e servirle subito.
mercoledì 26 novembre 2014
Frollini con pasta di nocciole
Mentre preparavo una frolla con uova intere ho pensato di
aggiungere della pasta di nocciole che avevo in dispensa. Sono nati cosi questi frollini che si
adattano a varie forme, che non deludono
nel profumo e nel sapore e che accompagnano piacevolmente un tè o un buon caffè
caldo.
La pasta di nocciole è’ un semilavorato che mantiene
inalterati tutti gli aromi della nocciola, favorendo la conservazione senza l’ausilio di conservanti. Ha
una consistenza cremosa che si amalgama bene agli impasti. Si può acquistare nei
negozi di prodotti naturali o dai fornitori per pasticceria, dove viene utilizzata
per aromatizzare creme, gelati e dolci in genere.
Ingredienti
150 g burro
120 g zucchero semolato
3 uova intere
3 cucchiaini di pasta di nocciole
un pizzico di sale
zucchero a velo q.b.
Nel mixer:
Mettere la farina con il burro freddo tagliato a
tocchettini, lo zucchero e un pizzico di
sale. Accendere il mixer e formare un impasto sabbiato. Aggiungere la pasta di nocciole, le uova e amalgamare il
tutto velocemente. Rovesciare l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato,
formare un panetto, avvolgerlo con pellicola trasparente e metterlo in frigo
per minimo un’ora o fino al giorno dopo.
Stendere l’impasto a uno spessore di 5 mm. tagliare i biscotti e allinearli in una teglia da forno coperta con
carta forno. Cuocere i biscotti in forno già caldo a 180° per circa 10-15 minuti.
Sfornare i frollini e ancora caldi passarli nello zucchero a velo, lasciarli freddare e
conservarli in una scatola di latta dove manterranno la loro fragranza per vari
giorni.
giovedì 13 novembre 2014
Grissini e panini con lievito madre non rinfrescato
Una ricetta nata per caso, una prova tentata perché c'è sempre qualcuno che mi fa sentire in colpa quando sto per buttar via la pasta madre in esubero. Il solito pensiero è "peccato, non puoi fare qualcosa"? E anche se è sera, la voglia di sperimentare e di riciclare mi spinge ad improvvisare. Certo è che con il lievito madre non rinfrescato è difficile realizzare qualsiasi cosa. Alla fine però il risultato è stato soddisfacente.
Il lievito madre è tanto ma non importa, non fa male, anzi il prodotto ne acquista in sapore.
360 g lievito madre
300 g farina di farro
200 g farina manitoba
320 g circa di acqua
1 cucchiaino di malto d'orzo
2 cucchiaini di sale
50 g di burro a temperatura ambiente
semola di grano duro q.b.
La sera alle otto ho preparato l’impasto:
In una ciotola setacciare le farine, aggiungere il lievito madre, versare l'acqua, unire il malto d'orzo e impastare con la mano destra. Unire il sale, il burro, continuare a mescolare e contemporaneamente
girare la ciotola con la sinistra. Rovesciare l’impasto sulla spianatoia e lavorare molto bene. Mettere la pasta in una
ciotola spennellata con olio extravergine d'oliva, coprire con pellicola trasparente e lasciarla
nella parte meno fredda del frigorifero per tutta la notte.
L'impasto si può preparare anche con la planetaria, usando la frusta a gancio, seguendo lo stesso ordine di inserimento degli ingredienti.
La mattina:
Prendere la ciotola dal frigorifero e lasciarla a temperatura ambiente per due ore. Passato questo tempo rovesciare delicatamente l’impasto sulla spianatoia spolverata con semola di grano duro. Distribuire la semola anche sulla superfice dell'impasto.
Prendere la ciotola dal frigorifero e lasciarla a temperatura ambiente per due ore. Passato questo tempo rovesciare delicatamente l’impasto sulla spianatoia spolverata con semola di grano duro. Distribuire la semola anche sulla superfice dell'impasto.
Per i grissini
Allargare delicatamente la pasta formare con il mattarello un rettangolo alto circa un centimetro. Tagliare con il tarocco delle strisce larghe un centimetro. Con le mani bagnate prendere le estremità e torcerle per ottenere una spirale. Allinearle in una teglia foderata con carta forno. Cuocerle in forno già caldo per circa 15 minuti a 200°.
Per i panini
Tagliare con il tarocco dei pezzi di pasta di 90 grammi l’uno, formare delle pallottoline, appoggiarle in una teglia foderata con carta forno e spolverarle con semola di grano duro. Coprirle con un canovaccio pulito e lasciare lievitare per circa 30-40 minuti. Prima di infornare i panini fare dei tagli sulla superficie a reticolo. Cuocerli in forno preriscaldato per circa 25-30 minuti a 200°.
Tagliare con il tarocco dei pezzi di pasta di 90 grammi l’uno, formare delle pallottoline, appoggiarle in una teglia foderata con carta forno e spolverarle con semola di grano duro. Coprirle con un canovaccio pulito e lasciare lievitare per circa 30-40 minuti. Prima di infornare i panini fare dei tagli sulla superficie a reticolo. Cuocerli in forno preriscaldato per circa 25-30 minuti a 200°.
domenica 26 ottobre 2014
Passeggiata d'autunno
Come
era stato previsto a Roma è arrivata aria fredda dal Nord Europa e le temperature finalmente si
sono abbassate. Pensare che l’altro fine settimana le temperature estive fuori
stagione ci hanno fatto fuggire dalla citta, in cerca di un pò di fresco. Ci siamo
recati con mio marito nella nostra Rovere
in provincia dell’Aquila a 1350 metri d’altezza, dove abbiamo trovato una
giornata magnifica di sole, limpida, con una temperatura dolce, ideale per una passeggiata nei
boschi a godere i colori dell’autunno. E’ questo infatti il periodo in cui si riempie di colori e sfumature del rosso e
del giallo, un luogo incantato, adatto per rilassarsi a contatto con la natura,
un beneficio per il corpo e la mente. Sarebbe stato bello
fermarsi a godere di quel silenzio e quello spettacolo che ho
fotografato, in attesa della neve che coprirà tutto mettendo a dormire il bosco.
lunedì 20 ottobre 2014
Un tè con Rita Monastero
Tra i suoi innumerevoli impegni, l’amica rirì, la chef Rita Monastero, è
riuscita a trovare per noi amiche una giornata per un “incontro gallinaro”. Un
tè pomeridiano dove Rita ci coccola con le sue preparazioni salate e i suoi
meravigliosi dolci. Un pomeriggio al quale non si può rinunciare, tra sole donne che amano cucinare e…
mangiare. Inutile dire che rirì riesce
sempre con la sua bravura e la sua allegria ad essere una perfetta padrona di
casa. Una chef felice per la
ristampa del suo libro "Pasta Madre", che mette grande passione nelle sue lezioni al gambero rosso e presso la sede di incontri in cucina
Siamo state accolte da questi fiori di zucchero dono di Morandin confiseur
Torta rustica con salame e formaggio e tartellette al cioccolato e panna
La creme brulèe
Biscotti di frolla e cioccolato
Torta con albumi e frutta secca
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