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Clo

sabato 4 ottobre 2014

Passeggiate romane


I consigli del cardiologo, il lamento della bilancia, un paio di bottoni della camicia in sofferenza, dei fastidiosi dolori alla schiena dovuti alla postura sul posto di lavoro, sono stati determinanti per una scelta di cambiamento: camminare di più. Armato di questa ferma intenzione e facilitato dal fatto di dormire poco, qualche mese fà, come un novello Forrest Gump, ho deciso di uscire presto la mattina e, zainetto in spalla, cappellino, scarpe da ginnastica, cominciare a camminare a passo svelto. Si camminare, ma verso dove? La scelta, abitando a Roma, è stata forzata: andiamo verso il centro. E così ho fatto. 5/ 5,30 uscire di casa, rapido transito dalla zona di San Giovanni, arrivo nei pressi del Colosseo e, una volta lì, andare verso via del Corso, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi oppure verso lungotevere, direzione isola Tiberina. Ho elencato tutti questi posti arcinoti proprio per far capire che stavo camminando nei luoghi più belli del mondo!
Queste passeggiate mattutine, oltre a perdere qualche chilo, mi hanno invece arricchito di sensazioni mai provate. C’è tutto un ricchissimo mondo che, uscendo e tornando a casa sempre alla stessa ora, non avevo mai incontrato. Alcune delle figure di questo mondo voglio citarle; troppo spesso diamo per scontato che certi servizi vengono fatti semplicemente, incuranti del sacrificio che invece essi costano a qualcuno. Lo spazzino, paziente e rassegnato, impegnato a ripulire la strada dalle lordure che noi cittadini gettiamo per terra, è uno di questi esempi. Cosa ci costerebbe gettare il mozzicone della sigaretta o lo scontrino del bar negli appositi contenitori? Nulla, qualche metro in più. Invece, molto spesso, troviamo sulle strade ogni tipo di immondizia. Oppure l’assonnato barista che, alle cinque di mattina, già fa riscaldare la macchina del caffè e ci permette di fare le nostre soste sin dal primo mattino. Spesso li trattiamo male e con noncuranza, ma stanno facendo un lavoro di grande sacrificio. L’autista del furgone dei giornali che, dopo aver scaricato i pacchi nella prima edicola, continua veloce il suo percorso per rifornire tutti di notizie ed informazioni, rischia la vita ogni notte. Proviamo a fermarci un attimo a pensare che siamo molto fortunati ad avere delle persone che fanno tanti sacrifici, spesso malpagati e bistrattati, per svolgere  servizi che a noi sembrano dovuti.

Oltre a queste considerazioni, le mie passeggiate romane mi hanno dato anche degli spunti di riflessione sulla condizione di molte persone che non hanno una casa. Purtroppo sono moltissime quelle che dormono sulla strada. Per pudore o perchè costrette, durante la gionata spariscono. Le puoi vedere solo all’alba quando, più o meno provate dalla notte all’aperto, smontano i loro letti di cartone, piegano le coperte di giornali e si cambiano scegliendo gli abiti dall’armadio di buste di plastica. E’ uno spettacolo che ci deve far riflettere sulla fortuna che abbiamo ad avere una casa, una famiglia, e ci deve rendere consapevoli che potremmo trovarci nelle stesse condizioni facilmente. Una serie di casualità, una malattia, un rovescio finanziario ci possono catapultare in questo mondo; dobbiamo quindi rispettarle e cercare, se possibile, di capirli ed aiutarli. Un episodio su tutti ricordo con grande piacere: un clochard di colore che aveva appena smontato il suo ricovero di cartone dall’androne di una chiesa, con grande sollennità e con il suo tappetino della preghiera sottobraccio, salutava cordialmente tre suorine che ricambiavano il saluto con un sorriso. Poi, lui stendendo il tappetino verso la Mecca e loro entrando nella chiesa andavo a pregare lo stesso Dio misericordioso ed universale

Ma il popolo romano del mattino mi ha anche fornito di tanti episodi spassosi e divertenti: si vedono persone di mezza età con tanto di pancetta, come me, abbigliati come se dovessero fare da atleti la maratona o i cento metri  e che invece corricchiano lentemente come se portassero un peso di cento chili sulle spalle; oppure si incontrano fantasmi della notte e delle discoteche che, al mattino, sembrano pulcini infreddoliti. Naturalmente ho preso molte immagini di una Roma deserta e bellissima. Sono veramente orgoglioso delle foto della Fontana di Trevi o di Piazza Navona deserte. Vi aspetto in strada, naturalmente alle cinque! 
Il marito di Clo










5 commenti:

  1. Un post bellissimo,molto interessante ed è bello portare alla riflessione le persone che passeranno di qua :)
    Buona domenica e buone passeggiate!

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  2. Ciao Clo ! Ma dici che camminando camminando potrei perdere qualche chilo ?! Certo le tue passeggiate mi sembrano interessanti, mi sembra un buon inizio di giornata... Sono tentata.

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    1. Non sono io che cammino la mattina presto ma mio marito che ha anche scritto il post! Io la mattina preferisco dormire! Comunque ti posso dire che lui camminando velocemente e regolarmente ha perso alcuni chili e continua con costanza a passeggiare nei luoghi più belli di Roma! Baci

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  3. che sorprese la nostra roma! un abbraccio a tutti

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